Ecco cosa cambia per i cittadini
Tutto pronto nelle 290 farmacie della provincia etnea per l'arrivo della ricetta elettronica, in vigore da oggi (lunedì 16 settembre) nella regione Sicilia. A chiarire gli ultimi dubbi a una platea di oltre 400 titolari e dipendenti di farmacia, sono stati i funzionari del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Rossi e Giuseppe Cesaretti, e il direttore di Promofarma Daniele D'angelo, che sabato pomeriggio hanno partecipato all'incontro voluto dal presidente di Federfarma Catania e vicepresidente Nazionale Gioacchino Nicolosi per preparare i farmacisti alla mini-rivoluzione della ricetta elettronica o dematerializzata. Oltre tre ore di confronto serrato, durante il quale gli esperti del Ministero e di Promofarma hanno risposto alle numerose domande, fornendo chiarimenti e soluzioni per ogni esigenza. Presente anche il segretario di Federfarma Catania Salvatore Buda. “Con questo appuntamento - ha precisato Nicolosi - abbiamo messo i colleghi etnei ai nastri di partenza della riforma, che vede la Sicilia regione pilota in ambito nazionale. Prima d'ora una fase sperimentale era stata avviata solo in Val d'Aosta, che però ha numeri decisamente inferiori per estensione territoriale, popolazione e medici, e dunque presenta minori criticità. Quella varata con il decreto 1523 del 12 agosto 2013 è la terza tappa di un percorso avviato con l'articolo 50 (progetto Tessera Sanitaria) e con la trasmissione dei primi dati totali della ricetta al Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), cui ha fatto seguito l'invio dei dati anche da parte dei medici, prima con il certificato on line, poi con la trasmissione dei dati della ricetta rossa. Quello attuale - ha puntualizzato il presidente di Federfarma Catania - è un passaggio ineludibile nel progressivo adeguamento a tutti i sistemi informatici e i farmacisti sono pronti a fare la loro parte. Non si tratta di una semplice rivoluzione digitale, a regime la ricetta elettronica consentirà il contenimento della spesa grazie all'eliminazione della vecchia ricetta filigranata rossa, ma anche maggiori garanzie sulla tracciabilità dei farmaci e controlli puntuali su sprechi, irregolarità e false esenzioni. Insomma i disagi iniziali - ha concluso Nicolosi - saranno compensati nel tempo dai vantaggi per il Sistema Sanitario e anche questa rivoluzione tecnologica vede le farmacie in prima linea, al passo con i tempi e sempre pronte a rispondere alle esigenze dei cittadini”. Dunque nessun timore. Per chi entra in farmacia non cambia nulla: restano immutate la soglia massima di farmaci prescrivibili, l’eventuale esenzione e ogni altra formalità necessaria per la prescrizione. I nuovi obblighi riguardano anzitutto i medici prescrittori, che avranno pc collegati in rete con le farmacie e dovranno inviare le ricette dematerializzate al Sistema di accoglienza centrale (Sac) del Ministero delle Economia e delle Finanze, utilizzando, come prevede l'articolo 2 del decreto 1523 del 12 agosto 2013, l'apposita funzione web disponibile sul sistema Tessera sanitaria (Ts) oppure in modalità webservice dai propri sistemi gestionali. Una volta ricevuto l'esito positivo, il medico consegnerà all’assistito un promemoria cartaceo con il numero della ricetta elettronica, il codice fiscale e i dati della prescrizione. E qui entra in gioco il ruolo delle farmacie, che dovranno accettare il promemoria cartaceo e verificare sul Sistema di accoglienza centrale l’esistenza della prescrizione inserita elettronicamente dal medico. In caso di problemi tecnici, qualora non sia possibile accedere ai dati telematici della ricetta elettronica, il farmacista dovrà segnalare il disagio al sistema Tessera Sanitaria e consegnare comunque il farmaco al paziente, trasmettendo telematicamente i dati al Sistema di accoglienza centrale appena possibile. La legge stabilisce, infine, che la farmacia deve ritirare il promemoria cartaceo dopo avere consegnato il farmaco. Regole e divieti con cui da oggi medici e farmacisti siciliani dovranno fare i conti.
Catania, 15 settembre 2013